Sport e corruzione, le scommesse illegali invadono il mercato internazionale
Cosa prevede il Rapporto Globale sulla corruzione

Categoria: Generale
Dall’Asia fino all’Africa passando per l’America Latina, la criminalità organizzata sfrutta il mercato delle scommesse online per il riciclaggio di denaro. A tirare le somme ed a suggerire le soluzioni è il Rapporto Globale sulla corruzione nello sport, pubblicato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine.
Lo sport è parte integrante della vita di numerosi curiosi ed appassionati, che scandiscono con eventi e big match la propria quotidianità. Non sempre però è tutto oro quello che luccica: la corruzione è dietro l’angolo, una piaga che persiste nei decenni senza soluzioni apparenti per essere debellata. A definire un quadro più chiaro del fenomeno è il primo Rapporto globale sulla corruzione nello sport pubblicato dall'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine lo scorso dicembre, che dedica un intero capitolo proprio all’annosa questione delle scommesse sportive illegali.
Una delle mission del 2022 è quella di fornire risposte concrete contro la minaccia della corruzione nello sport, insieme a soluzioni definitive atte a proseguire un rapporto severo e leale tra i fruitori e le varie discipline giocate e seguite.
Il Rapporto globale sulla corruzione nello sport rivela l'incredibile portata delle reti criminali a livello internazionale e nazionale che “macchiano” lo sport in maniera importante da numerosi anni. La globalizzazione ha poi dato una spinta finale, attraverso:
- l’incremento di ricavi ed investimenti nello sport
- progressi tecnologici che trasformano lo sport stesso in un evento mutabile ed influenzabile
Tutto ciò genera profitti illeciti decisamente alti.
I rischi del coinvolgimento dello sport in attività illecite sono enormi e molteplici: da un elemento che possa essere di esempio per i giovani, momento di svago ed aggregazione, diventa un modello negativo da non emulare e di facile corruzione. A gettare un salvagente per salvaguardare i principi positivi dello sport è la Convenzione delle Nazioni Unite che ha dato vita ad uno studio sulla tutela dello sport per prevenire e contrastare la corruzione.
In questo, il Rapporto globale stilato insieme a circa 200 esperti e professionisti coinvolti nell'elaborazione del documento, svolge un ruolo fondamentale. Per attingere a soluzioni efficaci per combattere la corruzione, è necessaria una maggiore cooperazione internazionale a partire dagli enti regionali, nazionali e locali.
Nel calderone rientrano anche le scommesse sportive, spesso oggetto di riciclaggio di denaro e numerosi reati interconnessi, un trend che riguarda anche altre tipologie di gioco, ma che viene arginato dai sistemi di sicurezza adottati dai migliori casinò online.
I numeri delle scommesse sportive: legali e non
Il rapporto stima che l'importo riciclato a livello globale in un anno sia compreso tra 800 Miliardi di dollari e 2 Trilioni di dollari, un valore pari al 5% del riciclaggio globale rispetto al prodotto interno lordo. Cifre da capogiro che mandano in tilt un intero sistema.
Escluse da questo discorso sono le scommesse legali che raggiungono al contempo numeri da record. Nel solo settore di sport e cavalli nel 2020 sono stati mossi più di 40 Miliardi di dollari tra gli scommettitori. Il più grande mercato è stato l'Asia, con scommesse per un valore di 19,6 Miliardi di dollari, seguita dall'Europa con 15,2 Miliardi di dollari, il Nord America con 2,3 Miliardi di dollari, l'Oceania con 1,7 Miliardi di dollari, l'Africa con 751 Milioni di dollari e l'America Latina con 336 Milioni di dollari.
Nuovi mercati in itinere sono spinti dall’utilizzo dell’online, da app dedicate e scommesse accessibili con un solo click sul pc o dispositivo mobile (cellulare o Tablet) e dalle prospettive sempre in crescita, appellandosi a partner commerciali ed influencer.
Anche la regolamentazione è cambiata: nel 2018, la Corte Suprema degli Stati Uniti d'America ha autorizzato le scommesse sportive commerciali, vietate dalla legge federale dal 1992. Fino al 2020, 18 Stati avevano consentito l'apertura di mercati regolamentati delle scommesse sportive con introiti di oltre 20 Miliardi di dollari in 24 mesi.
Nonostante questi numeri, i mercati delle scommesse illegali non mollano la presa: negli ultimi report è emerso che il 52% degli scommettitori americani partecipa al mercato illegale e l'82% è rimasto sorpreso nell'apprendere che stavano utilizzano siti di scommesse illegali. Nel 2020 gli sport che hanno acquisito un maggior numero di scommesse sono stati calcio, basket, pallavolo, tennis, motori, ciclismo, sport estremi, arti marziali, baseball, golf, hockey su ghiaccio, rugby e cricket.
La distribuzione dipende invece da paese a paese:
- in India il 93% di tutti i telespettatori sportivi guarda il cricket
- negli Stati Uniti si preferisce il football americano, il basket e il baseball
- in Italia regna sovrano il calcio
Anche il pubblico degli eSports è cresciuto a dismisura ed al contempo anche le scommesse a riguardo. Nel 2016 si è registrata una crescita da 281 Milioni di spettatori a 380 Milioni nel 2018, con una proiezione di più di 600 Milioni di spettatori per il 2022 nel redditizio mercato del betting.
Anche il mercato delle scommesse varia e muta a seconda delle mode del momento e delle discipline più seguite.
Le linee guida delle scommesse illegali
Se gli operatori legali restano nell’ambito delle regolamentazioni, i portali online illegali proseguono nel loro cammino a briglie sciolte. Le scommesse illegali procedono seguendo tre linee guida:
- il mercato bianco, con gli operatori autorizzati ad operare in tutte le giurisdizioni in cui accettano scommesse
- il mercato grigio, con gli operatori autorizzati in almeno una giurisdizione accettando scommesse in aree in cui è illegale
- il mercato nero, con operatori senza licenza che operano in più giurisdizioni, in sinergia con la criminalità organizzata transnazionale
La linea di confine tra mercato grigio e nero è davvero labile, utilizzando il primo per giustificare il secondo, creando reti di contatti internazionali ed un giro di affari milionario. E’ bene quindi creare una sinergia ed uno scambio costante di informazioni tra le giurisdizioni, senza dare manforte a zone di ombra. Anche in questo caso il paradosso è subito pronto. Gli operatori di scommesse illegali, infatti, non possono essere raggiunti da nessuna delle misure di controllo di antiriciclaggio presenti nelle scommesse legali o nei settori finanziari.
Le scommesse illegali continuano quindi a crescere a dismisura ancor più dopo l’avvento dei social network e la spiccata accessibilità del web da ogni supporto. I forum pubblici e clandestini, insieme alle piattaforme di messaggistica istantanea sono i luoghi perfetti per organizzare il flusso di denaro da veicolare, con un agente che controllerà ed accetterà manualmente nella piattaforma illegale utilizzata, tutti i partecipanti in tempo reale.
Molti operatori illegali del settore utilizzano flussi di criptovalute, internazionali e non rintracciabili senza l’autorizzazione delle banche, che portano ad un ampio giro di riciclaggio di denaro pari a 140 Miliardi soltanto per le scommesse sportive. In molti luoghi a rischio, come i casinò, sono stati istituiti programmi antiriciclaggio dedicati ma in altrettante giurisdizioni come i paradisi fiscali offshore, tale controllo è assente o inefficace. I proventi possono essere smistati in quattro modi:
- con il deposito su un conto scommesse e il prelievo di fondi a titolo di vincita, con una commissione detratta dall'operatore di scommesse
- con la creazione di un sito web di scommesse illegali online senza licenza che non accetta movimenti ma soltanto il collocamento di proventi di reato e la successiva distribuzione di fondi ad altri
- con l’inclusione di giocatori professionisti, scommettendo proventi di reato su siti di scommesse online, trattenendo una commissione prima di restituire le vincite
- con il deposito in un portafoglio elettronico, utilizzato per trasferire denaro su un conto di gioco online, utilizzato per altre transazioni
Il meccanismo delle scommesse illegali online diventa quindi troppo appetibile per la criminalità organizzata internazionale, che vi getta le basi dei propri movimenti. L’Europol ha affermato che i sindacati criminali asiatici sono un motore di partite truccate e circa il 65% del mercato mondiale delle scommesse si trova in Asia, in settori regolamentati o illegali. In più, i costi sono bassissimi rispetto ai ricavi sempre crescenti; così come i rischi che sono davvero minimi rispetto ad altre attività criminali come il traffico di droga.
Non meno importante, la struttura piramidale con l’apice occupata dai bookmaker, agenti super master, agenti master e agenti di base, con ogni livello che fornisce credito al successivo, fornendo costante anonimato per i clienti.
Ma non c’è solo l’Asia nel mirino del report globale: nell’ultimo periodo, tra i Paesi maggiormente coinvolti nelle scommesse illegali risultano anche Sud America ed Africa, con un mercato specifico fortemente in ascesa.
La linea comune da seguire quindi, resta quella del controllo e dell’interscambio di informazioni, partendo dagli enti locali fino a quelli internazionali, incrociando i dati con le forze dell’Ordine ed i Governi. Tra i suggerimenti riportati nel Rapporto, ampio spazio è dato all’istituzione di piattaforme nazionali per la cooperazione internazionale con gli organi dello sport e gli operatori di scommesse autorizzati. L’idea risolutiva è combattere le scommesse illegali dall’interno, assicurando l’istituzione di un’unità antiriciclaggio che faccia da supervisore costante, controllando i dati degli scommettitori e delle aziende e segnalando transazioni sospette e movimenti illeciti.