Gioco terrestre: raccolta diminuita del 25,6%

gioco terrestre danneggiato dalla pandemia
Pubblicato: mercoledì 26 gennaio 2022
Categoria: Generale

La pandemia ha sferrato un duro colpo al comparto giochi e la situazione non è di certo migliorata in seguito alle varie restrizioni e provvedimenti presi per controllare ed arginare il fenomeno. Uno di questi, il Green Pass, che sembrava costituire una nuova speranza, non ha fatto altro che sollevare nuove problematiche nel settore.

Dai dati rilevati a partire dallo scorso 6 agosto 2021, giorno in cui il Green Pass base è stato ufficialmente adottato, si è riscontrato un numero inferiore di giocate nei punti di gioco fisici. La situazione è destinata a peggiorare con l’introduzione di altre variazioni della certificazione verde, al momento obbligatorie in determinati casi. Ciò ha comportato, in generale, risultati negativi sia per le Vlt che per le Awp poste nei bar e nelle sale.

Spesa in calo per Awp e Vlt: diminuzione del 25,5% e 7% rispetto al 2020

A gennaio 2022 è stata rilevata una spesa inferiore al 2020 di circa il 25,5%, un calo maggiore rispetto ai dati diffusi lo scorso dicembre 2021, quando la diminuzione rispetto allo stesso periodo nel 2019 era stata del 18,7%. Da tener presente che il confronto con gennaio 2021 non è possibile in quanto a quel tempo la raccolta era sospesa a causa del lockdown. Come se non bastasse, il numero di Awp attivi in Italia risulta per la prima volta inferiore se confrontato col mese precedente, situazione che non ha influenzato invece l’industria delle macchinette terrestri e addirittura favorito quella delle slot machine online.

La situazione inerente le Vlt non è molto differente. A gennaio la spesa lorda rispetto allo stesso periodo del 2020 ha riscontrato un calo del 7% e i livelli sono alquanto lontani da quelli registrati nel 2019, ovvero nel periodo precedente la pandemia.

Un altro fattore da tenere in considerazione è rappresentato dall’introduzione della tessera sanitaria a partire dal 1° gennaio 2020. Questo accorgimento aveva causato, al tempo, una riduzione del 21,9% rispetto al 2019. La situazione è ulteriormente peggiorata con l’esplosione della pandemia. Così come per le Awp, anche per le Vlt è stata registrata una diminuzione dei terminali attivi. Dai dati di gennaio risulta che essi rappresentano circa l’86% del numero disponibile. Nel mese precedente erano l’87%, mentre a gennaio 2020 ammontavano al 92,4%.

Operazioni sospette: 13,8% segnalazioni provenienti da prestatori di gioco

Un’altra problematica relativa al settore gioco è quella del repentino incremento dell’illegale, fenomeno che ha avuto un vero e proprio boom in concomitanza con la pandemia, nonostante l’azione di contrasto esercitata dagli organi competenti (ADM in primis) finalizzata a tutelare i giocatori, e dalla possibilità offerta dai migliori casinò online che hanno una regolare licenza ad operare sul territorio, di poter fruire di un’esperienza di gioco legale, garantita e sicura al 100%. Per avere ben chiara la situazione riportiamo qualche dato. Nel 2021 l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia ha ricevuto 139.524 segnalazioni di operazioni sospette. Si tratta di un incremento importante, precisamente del 23,3% rispetto al 2020.

Sul totale delle segnalazioni, escludendo banche e poste, la componente maggiore è ascrivibile agli:

  • IP nel 33,8%
  • Imel nel 29,8%
  • ai prestatori dei servizi di gioco nel 13,8%
  • ai professionisti nel 7,6%

Gli importi delle operazioni segnalate hanno superato i 47 Miliardi di euro, due in meno se confrontati con quelli relativi al secondo semestre del 2020 (49 Miliardi di euro).

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, è stato decretato che gli incrementi maggiori si sono verificati in:

  1. Lombardia
  2. Veneto
  3. Lazio
  4. Piemonte
  5. Toscana
  6. Trentino-Alto Adige

In Campania, invece, si è riscontrata una diminuzione.

Il maggior numero di segnalazioni sospette si sono verificate in cinque province: Milano, Prato, Roma, Trieste e Imperia.

Considerando i dati riferiti al 2020, possiamo notare che l’incremento delle segnalazioni sospette avvenute nel corso del 2021 deriva da intermediari finanziari non bancari, a cui corrispondono il 33,4% delle segnalazioni. A quanto pare le Banche e le Poste hanno effettuato minori segnalazioni, l’1,7% in meno, riducendo la propria incidenza al 54,5% (precedentemente 63,9%). Le segnalazioni provenienti dal comparto non finanziario sono aumentate, passando dal 10 al 12%.