Gioco pubblico: in attesa del riordino vale l’Intesa del 2017
Cosa prevede la nuova Legge Delega sul gioco?
Categoria: Generale
Sempre più di attualità i dibattiti relativi ai temi sul settore del gioco pubblico. Al centro: il riordino del comparto; il pregiudizio della politica nei confronti del settore; la questione territoriale di distribuzione delle sale; le tutele normative per la rete di vendita.
La nuova Legge Delega, infatti, intende introdurre diverse novità e migliorie nel settore: contrasto al gap, al riciclaggio, a tutti quei fenomeni distorsivi che hanno inquinato il gioco pubblico, sono alcuni dei punti cardine della normativa.
Tra le tante misure, la nuova legge Delega prevede:
- l’introduzione di strumenti di autolimitazione al gioco, in termini di tempo e di spesa
- l’introduzione di messaggi automatici durante il gioco che evidenzino la durata dello stesso
- l’abbassamento degli importi minimi delle giocate
- l’introduzione di strumenti tecnologici che consentano un maggiore controllo sul grado di partecipazione al gioco dei soggetti più esposti al rischio del gioco patologico
Si tratta di provvedimenti già attivi nelle piattaforme di gioco che ospitano i migliori casinò online italiani.
Ma mentre la legge delega sul gioco sta facendo il suo corso, nel frattempo i principi dell'Intesa Stato Regioni, approvata nel 2017, hanno valore cogente anche se non è stato emanato il decreto attuativo dal Mef. In attesa dello sblocco legislativo del decreto, infatti, questa soluzione permetterebbe di risolvere molte questioni pratiche che finalmente troverebbero soluzione in sede giudiziale.
Ma poiché molti Tar hanno spesso negato il valore vincolante dell’Intesa per la mancata adozione del dovuto decreto attuativo, non criticandone la forza normativa autonoma, cogente, diretta e applicabile, ma mettendone in discussione valori e principi e contenuti, soprattutto se si considera che sono definiti e sottoscritti da Stato, Regioni ed Enti locali a valle di mesi e mesi di concertazione tra di essi, sorge il dubbio circa la sua validità.
Perché i principi dell’Intesa Stato Regioni sono validi?
La risposta, però, è che i principi dell’Intesa Stato Regioni in realtà hanno comunque un valore ed un peso nell’ambito dell’ordinamento giuridico di riferimento, nonostante la mancata emanazione del decreto attuativo. Pertanto Stato, Regioni ed Enti locali possono e devono tenerne conto da subito anche in mancanza del decreto attuativo ed anche prima del completamento del processo di formalizzazione della Delega e dei decreti delegati.
Il motivo è semplice: innanzitutto il valore e il peso dei principi dell’Intesa sono stati ben colti ed evidenziati nell’ambito di un importante precedente giurisprudenziale, hanno valore precettivo.
Inoltre, poiché l’Intesa contiene alcuni aspetti strutturali fondamentali in una chiara ottica di contemperamento degli interessi (la riduzione dell’offerta di gioco pubblico sul territorio, da un lato, ed il monitoraggio puntuale di ogni volume di gioco su tutto il territorio nazionale a disposizione di Regioni ed Enti Locali per opera dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, dall’altro), si ritiene che entrambi questi “principi” siano stati applicati e realizzati alla lettera. Questo anche senza il decreto attuativo, il che conferma, definitivamente, il valore dell’Intesa nell’attesa che si sblocchi il decreto circa la Questione territoriale.