Le categorie che giocano di più al tempo del Covid-19 in Italia

gambling al tempo del covid
Pubblicato: mercoledì 5 gennaio 2022
Categoria: Generale

La Pandemia in corso ha certamente inciso sui nostri modi di fare, sui nostri comportamenti e anche sulle nostre abitudini. Tra i settori che hanno subito ma anche dominato la crisi dovuta alle restrizioni, c'è quello del gioco d'azzardo. Secondo uno studio condotto da Adele Minutillo del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'ISS all'Università di Salerno, e pubblicato dal Rapporto sul gioco dell'Istituto Superiore di Sanità, le abitudini degli italiani legate al gioco sono cambiate durante il corso dell'epidemia.

Prima del Covid la diffusione del gioco era del 16,3% in Italia, percentuale scesa al 9,7% durante il lockdown e poi risalita al 18% al termine del periodo di restrizione. Il gioco in presenza fisica (gioco terrestre) è sceso dal 9,9% del periodo pre-lockdown al 2,4% del periodo delle restrizioni; al termine del lockdown la percentuale è risalita all'8%.

Andamento diverso, invece, per il gioco online che è passato dal:

  • 10% del periodo antecedente alla pandemia
  • all'8% nel corso del lockdown
  • risalito al 13% al termine delle restrizioni

Per effettuare lo studio sul gioco d'azzardo al tempo del Covid-19 è stato preso un intervallo di tempo andato dal 27 aprile al 3 maggio 2020, con un campione di cittadini italiani compresi tra i 18 e i 74 anni di età. Come detto, l'obiettivo del rapporto è stato quello di confrontare le abitudini precedenti alla pandemia con una successiva fase di restrizioni (27 novembre - 20 dicembre 2020).

I dati confermano come il 36,4% della popolazione italiana maggiorenne (pari a 18,4 Milioni di persone), abbia giocato almeno una volta nel corso dell'ultimo anno. Il restante 63,6% della popolazione (32,2 Milioni di persone) non ha invece mai preso parte a sessioni di gioco.

I giocatori sono in maggioranza di sesso maschile, pari a 10,5 Milioni, le giocatrici di sesso femminile sono 7,9 Milioni. La fascia di età più rappresentata tra gli appassionati di gioco d'azzardo sono quelli che vanno tra i 40 e i 49 anni (41,1%), seguiti da coloro che hanno tra i 50 e 64 anni (41%). Gli over 65 sono la terza fascia di giocatori più popolari in Italia (30,6%). A sorpresa i più giovani – ovvero coloro tra i 18 e i 24 anni – sono la fascia che gioca di meno: il 27,3%.

I giochi preferiti dagli italiani e l'ascesa delle slot online

Il gioco in presenza è quello preferito dagli italiani, ben il 94,5% infatti preferisce giocare in un punto fisico, in sala terrestre. Solo l'1,7% gioca esclusivamente online, mentre il 3,8% si diletta su entrambi i canali (sia terrestre che online).

I giochi preferiti degli italiani? Sicuramente i Gratta e Vinci, ma anche Lotto, scommesse sportive e soprattutto le Slot Machine. Proprio le slot, perlomeno quelle giocabili ai migliori casino online presenti sul web con le proprie piattaforme di gioco, rappresentano la tipologia di gioco più diffusa online. La possibilità di poter partecipare in qualsiasi momento a una sessione di gioco, oltre all'innovazione dei giochi e l'introduzione del 3D, il fascino dei rulli e delle luci hanno fatto schizzare la popolarità delle slot machine.

Gli uomini puntano prevalentemente sulle scommesse sportive e i giochi di base sportiva, Gratta e Vinci, scommesse virtuali e Slot. Le donne giocano maggiormente ai Gratta e Vinci, Lotto, Superenalotto, Scommesse e Slot. I luoghi dove si gioca prevalentemente sono i tabaccai, i bar, le ricevitorie, sale scommesse e sale Bingo.

Giocatori problematici e a rischio: quanti sono in Italia?

Altro aspetto fondamentale dello studio sul Gioco d'Azzardo al periodo del Covid-19, è quello che evidenzia come il 3,5% del campione analizzato sia a rischio di eccedere nella ludopatia, mentre il 3% sia già problematico.

Proprio a causa di questa problematica, i principali operatori online come Starvegas casino stanno adottando misure volte a tutelare i propri utenti, attraverso sistemi di limitazione di depositi, auto-limitazione momentanea o indeterminata dalla possibilità di giocare e altre soluzioni molto valide.

La maggior parte dei giocatori problematici vive sulle isole - 5,8% del totale dei giocatori - o al Sud - 4,6% dei giocatori - tutti per lo più compresi tra i 40 e i 64 anni di età.

L'analisi evidenzia che, nel caso dei giocatori a rischio moderato e problematici, ci si avvicina al gioco perché conviti di “poter vincere facilmente” e “per il bisogno di denaro”. Nel caso dei giocatori a basso rischio, la motivazione principale di gioco è la curiosità.

I giocatori problematici preferiscono restare lontano da casa, in modo da poter giocare in maniera riservata, restando nell'anonimato.

Il giocatore sociale passa nel 92,3% dei casi meno di mezz'ora in un luogo fisico a giocare. Percentuale dimezzata nel caso dei giocatori problematici - 45,5% - che invece passa nel 40,3% dei casi tra mezzora e due ore a giocare. Il 14,2% dei casi trascorre più di 2 ore a giocare.

Il report analizza anche il comportamento degli studenti: il 70,8% non è un giocatore mentre il 29,2% – corrispondente a 670 mila persone – gioca, soprattutto nelle aree geografiche del Sud (36,3%), Isole (29,9%) e Centro Italia (27,3%). La percentuale di studenti giocatori problematici è del 3%.